martedì 16 novembre 2010

Tonino l'invisibile



Una volta un ragazzo di nome Tonino andò a scuola che non sapeva la lezione ed era molto preoccupato al pensiero che il maestro lo interrogasse, " ha,-diceva tra se,-se potessi diventare invisibile...."
Il maestro fece l'appello, e quando arrivò al nome di Tonino, il ragazzo rispose: Presente !, ma nessuno lo sentì e il maestro disse :-Peccato che Tonino non sia venuto, avevo giusto pensato di interrogarlo.Se è ammalato, speriamo che non sia niente di grave.
Così Tonino comprese di essere diventato invisibile, come aveva desiderato. Per la gioia spiccò un salto dal suo banco e andò a finire nel cestino della carta straccia.Si alzò e si aggirò qua e là per la classe, tirando i capelli a questo e a quello e rovesciando i calamai. Nascevano rumorose proteste, litigi a non finire. Gli scolari si accusavano l'un l'altro di quei dispetti, e non potevano sospettare che la colpa era invece di Tonino l'invisibile.Quando si fu stancato di quel gioco Tonino uscì dalla scuola e salì su un filobus, naturalmente senza pagare il biglietto, perchè il fattorino non poteva vederlo. Trovò un posto libero e si accomodò. Alla fermata successiva salì una signora con la borsa della spesa e fece per sedersi proprio in quel sedile, che ai suoi occhi era libero. Invece sedette sulle ginocchia di di Tonino, che si sentì soffocare. La signora gridò:- Che tranello è questo? Non ci si può nemmeno sedere ? Guardate, faccio per posare la borsa e rimane sospesa in aria.La borsa in realtà era posata sulle ginocchia di Tonino. Nacque una gran discussione, e quasi tutti i passeggeri pronunciarono parole di fuoco contro l'azienda tranviaria.Tonino scese in centro,si infilò in una pasticceria e cominciò a servirsi a volontà, pescando a due mani tra i maritozzi, bignè al cioccolato e paste di ogni genere. La commessa, che vedeva sparire le paste dal banco, diede la colpa a un dignitoso signore che stava comprando le caramelle per una vecchia zia. Il signore protestò:- Io un ladro ? lei non sa con chi parla. Lei non sa chi era mio padre. Lei non sa chi era mio nonno ! - non voglio nemmeno saperlo,- rispose la commessa. - Come si permette di insultare mio nonno ! Fu una lite spaventosa. Corsero le guardie. Tonino l'invisibile scivolò tra le gambe del tenente e si avviò verso la scuola, per assistere all'uscita dei suoi compagni. Difatti li vide uscire, anzi, rotolare giù a valanga dai gradini della scuola, ma essi non lo videro affatto. Tonino si affannava invano a rincorrere questo e quello, a tirare i capelli al suo amico Roberto, a offrire un un lecca-lecca al suo amico Guiscardo. Non lo vedevano, non gli davano retta per nulla, i loro sguardi lo trapassavano come se fosse di vetro. Stanco e un pò scoraggiato Tonino rincasò. Sua madre era al balcone ad aspettarlo. -Sono quì mamma!- gridò Tonino. Ma essa non lo vide e non lo udì e continuava a scrutare ansiosamente la strada. -Eccomi papà,- esclamò Tonino, quando fu in casa, sedendosi a tavola al suo solito posto. Ma il babbo mormorava inquieto:-Chissà perchè Tonino tarda tanto. - ma sono quì, sono quì ! Mamma, papà!- gridava Tonino ormai piangeva, ma a che servono le lacrime , se nessuno può vederle? - non voglio più essere invisibile,- si lamentava Tonino, col cuore a pezzi,- Voglio che mio padre mi veda, che mia madre mi sgridi, che il maestro mi interroghi! Voglio giocare con i miei amici! è brutto essere invisibili, è brutto stare da sili. Uscì sulle scale e scese lentamente in cortile.- perchè piangi ?- gli domandò un vecchietto, seduto seduto a prendere il sole su una panchina. - Ma lei mi vede?- domandò Tonino, pieno d'ansia. . Ti vedo sì. Ti vedo tutti i giorni andare e tornare da scuola. - Ma io non l'ho mai visto, lei. -Eh, lo so. Di me non si accorge nessuno. Un vecchio pensionato, tutto solo perchè mai i ragazzi dovrebbero guardarlo ? Io per voi sono proprio come l'uomo invisibile.- Tonino!- gridò la mamma dal balcone. - Mamma, mi vedi? - ah, non dovrei vederti, magari. Vieni vieni su e sentirai il babbo.- Vengo subito mamma,- gridò Tonino pieno di gioia. - Non ti fanno paura gli sculaccioni ?- rise il vecchietto. Tonino gli volò al collo e gli diede un bacio. - Lai mi ha salvato,- disse.- Eh, che esagerazione,- disse il vecchietto.

Gianni Rodari





4 commenti:

  1. viele Grüße aus der kleinen Puppen- und Kinderwelt, es Weihnachtet schon sehr bei dir, oh ,je da müssen viele kleine Bärenseelen zum Weihnachtsfest beschenkt werden, aber diese Mühe hat sich jedes Bärlein verdient und in jedem steckt eine andere liebevolle Seele die strahlt, liebe und herzliche Grüße von Jasmin...

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  2. Rosarita, complimenti, i tuoi orsetti sono bellissimi. Che meraviglia girare per il tuo blog, alla scoperta dei tuoi incantevoli lavori.

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  3. Grazie per aver visitato Italy on Sunday e avermi fatto scoprire il tuo meraviglioso blog, ricco di tanti teneri orsettiu: complimenti!

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